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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Fantasia fotografia

di Giovanni Benetti Tu la vedi la mia immagine qua, te la mando non ho altro da fare, ho già messo in valigia il tuo nome e disegno il tuo viso con l’aria che annuso. Lascia correre la traccia, non la stoppare, lasciami un feed, voglio partire, voglio trovare l’isola che con Bennato ho sempre sognato. La spiaggia sotto i piedi e una bottiglia di lambrusco In ogni dove, in ogni come, in ogni ma Mettiamoci a sognare non so più come si fa. Devo solo dire che è un limite questo, la nostalgia la dimentico presto. Quella cicatrice passerà, ma questa voglia di te resterà. È pioggia si, non lacrime. Ho paura di cadere, alzarmi e capire. Ma la vita è come l’oro sai, va invidiato e non buttato mai. Ormai è troppo tardi e sognato abbiam sognato In ogni dove, in ogni come, in ogni ma Guardiamoci negli occhi non so più come si fa.

Libera - Lettere di un padre alla figlia

di Giovanni Benetti Nascosi le parole e i gesti tuoi dentro ad una valigia vuota, per far posto ad una nuova vita piena di dubbi e ricordi.  Le lacrime del tuo viso le tramutai in certezza e quelle ultime parole in segni di insicurezza.  Sappi che non ti disturberò, non ti tormenterò, non ti ripenserò e infine la smetterò. Vai, vai dove devi andare Nel rumore del mondo Perché non vuoi sentire Ciò che davvero sta dentro. Stai, stai pure libera come sei Ma non farti male però Che non me lo perdonerò Anche se io non ci sarò Ogni volta e ogni notte chiudendo gli occhi miei ritrovavo al buio i tuoi, così belli e conosciuti ormai pronti a dirmi come speravo che tu fossi figlia mia. Io quel giorno aspetterò che insieme a te ricomincerà. Sappi che non ti richiamerò, non ti abbandonerò, non ti inseguirò e poi la smetterò