Libera - Lettere di un padre alla figlia
di Giovanni Benetti
Nascosi le parole e i gesti tuoi dentro ad una valigia vuota,
per far posto ad una nuova vita piena di dubbi e ricordi.
Le lacrime del tuo viso le tramutai in certezza e quelle ultime parole in segni di insicurezza.
Sappi che non ti disturberò, non ti tormenterò, non ti ripenserò e infine la smetterò.
Vai, vai dove devi andare
Nel rumore del mondo
Perché non vuoi sentire
Ciò che davvero sta dentro.
Stai, stai pure libera come sei
Ma non farti male però
Che non me lo perdonerò
Anche se io non ci sarò
Ogni volta e ogni notte chiudendo gli occhi miei ritrovavo al buio i tuoi,
così belli e conosciuti ormai pronti a dirmi come speravo che tu fossi figlia mia.
Io quel giorno aspetterò che insieme a te ricomincerà.
Sappi che non ti richiamerò, non ti abbandonerò, non ti inseguirò e poi la smetterò
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