Georgia: simbolo d'amore nel novecento americano

di Giovanni Benetti



Quando nel giugno del 2004, al funerale di Ray Charles, Willie Nelson interpreta una commossa versione di Georgia On My Mind, nessuno se ne stupisce data l’ovvietà di tale scelta. C'è infatti un rapporto profondo, indissolubile, quasi simbiotico, fra la canzone e l'artista che la portò al successo: dici Georgia […] e pensi a Ray Charles, dici Ray Charles e pensi a Georgia […]. Pochi sanno, tuttavia, che la canzone non la scrisse Ray Charles, bensì Hoagy Carmichael, musicista americano e autore della celebre Stardus. Molti meno ancora conoscono la vera genesi del brano: non nasce come omaggio alla propria terra, bensì come dolce tributo affettivo nei confronti di Georgia, la sorella di Carmichael. Fu Stuart Gorrell, paroliere incaricato di scrivere il testo, a suggerire a Carmichael che la canzone avrebbe avuto maggiore successo usando parole che si adattassero tanto a una donna quanto a uno Stato. E il successo, effettivamente, arrivò, anche se con trent'anni di ritardo (la versione originale è del 1930), quando, nel 1960, fu Ray Charles a proporre la propria interpretazione del brano. Questo brano, diventato universalmente popolare, fu inciso nell'album The Genius Hits the Road dall'etichetta discografica ABC-Paramount. Si tratta di un concept album, poiché tutti e dodici i brani, compresa la canzone in questione, si ispirano a diversi luoghi degli Stati Uniti. Se Hoagy Carmichael scrisse e cantò questa canzone in ricordo della sorella, Ray Charles ne rimase affascinato e riprese questo testo per ricordare l'amore e la gratitudine per la sua città natale, tanto nostalgicamente ricercata negli anni post-adolescenziali.

Sono gli anni '60 a rendere la vita di Ray molto più ricca: oltre agli album di successo, la fama che cresceva, ecco il momento dell'apparizione in radio e in televisione. Non mancano i momenti, oltre ai vari che avvenivano in studio, delle performance live che ricoprivano un ruolo parecchio importante nella vita del musicista americano. Molte sono le performance che sono state registrate e mostrate sugli schermi e che ora milioni e milioni di persone possono riguardare ed analizzare con calma e dedizione. É interessante notare come l’esecuzione di un brano ripetuto diverse volte, in contesti e spazi differenti possono essere molto simili per quanto riguarda l’organico strumentale, il testo della canzone e l’atteggiamento del frontman, ma allo stesso modo potrebbero differire di molto parlando di variazione testuale e/o musicale. 

Tre sono gli esempi concreti che permettono di approfondire e constatare come un singolo brano può essere variato dal compositore stesso e non per forza rimanere integro nella sua forma primordiale: 

Francia, Luglio 1961: Ray Charles fu invitato a partecipare come ospite al Jazz à Juan Festival di Antibes, città lungo la riviera francese, conosciuto per accogliere i migliori compositori e produttori di musica jazz e non solo. 

 

https://www.youtube.com/watch?v=51Fo2MyQgGE


America, Canale NBC 1976: Ray Charles esegue un paio delle sue composizioni più famose in diretta al The Midnight Special, programma televisivo americano in onda sul canale NBC. 

 

https://www.youtube.com/watch?v=GufSJChOFG8

 

Francia, Parigi 2000: Nella capitale francese, Charles dà vita ad una performance che sarà ricordata poi come una delle sue ultime apparizioni come frontman sul palco. Coglie l’occasione per dimostrare a tutti la sua passione e l’amore nei confronti delle sue canzoni, delle tradizioni e anche del pubblico con una serie di testi e musiche che ripercorrono tutta la sua vita. 

 

https://www.youtube.com/watch?v=Xzb_4BAyoQk

 

Dopo questi ascolti, molte potrebbero essere le domande da rivolgere al pianista americano nei confronti di tre esecuzioni che a distanza di diversi anni si ripresentano differenti per quanto riguarda la forma e la struttura: dalla presentazione della performance ai cambiamenti a livello testuale e musicale, dalla variazione d’organico alle caratteristiche stilistiche e tecniche per ognuna delle diverse apparizioni. Queste considerazioni, talmente varie possono essere, devono però rispettare la tradizione, la storia e l’evoluzione musicale presente nel continente americano nella seconda metà del secolo scorso.

 

Buona visione e buon ascolto!!!


Commenti

Post popolari in questo blog

Qualcuno salvi la musica! E se fosse la tecnologia a farlo?

5 cose che non sai su John Lennon